Pulizia della lingua: come realizzarla e cosa succede dopo averla fatta

Quando si parla di cavo orale si tende a pensare immediatamente ai denti o, al massimo, alle gengive. In realtà, all’interno della bocca, occupa uno spazio molto importante anche la lingua. Questo organo, utilissimo e fondamentale, è spesso trascurato. In pochi ad esempio si dedicano alla sua pulizia eppure il cosiddetto brushing dovrebbe essere inserito in ogni routine quotidiana di pulizia orale.

E adesso qualcosa che non vi piacerà: la lingua è il luogo ideale per la proliferazione dei batteri in bocca: è umida ed è la porzione della bocca in cui trovano spazi residui di cibo che nutrono una microflora importante che spesso vediamo come una patina biancastra. Fin quando questi batteri restano in un preciso equilibrio non accade nulla di particolare, ma in caso contrario si possono manifestare disturbi come alitosi, infezioni o infiammazioni.
Alcuni puliscono la lingua passandovi sopra lo spazzolino, spesso in modo molto energico. In realtà questa non è proprio la soluzione ottimale. Sarebbe meglio comprare un nettalingua o un raschietto (si trova anche in farmacia) e cambiarlo spesso. La pulizia va effettuata in modo delicato ma incisivo, abbastanza da rimuovere i batteri non troppo da infiammare una parte che ha una sua delicatezza.

Dopo aver fatto la pulizia della lingua, sulla lunga distanza, potrete godere di numerosi vantaggi:

• Eliminerete i problemi di alitosi
• Avrete un migliore senso del gusto
• Potrete prevenire persino placca, carie e tartaro
• Avrete un sistema immunitario più forte ed efficace
• Migliorerete il processo digestivo che inizia proprio dalla lingua.

  Una buona abitudine che è il caso di prendere.
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